Farsi pubblicare: esiste un metodo infallibile?

Dopo avere suggerito, la settimana scorsa, sei consigli per far sì che il tuo manoscritto venga preso in considerazione, vorrei chiarire alcuni punti essenziali che ogni autore a mio avviso dovrebbe tenere presente.
Sapere come muoversi in ambito editoriale e in quale modo preparare e inviare il materiale alle case editrici può essere di grande aiuto a un autore, esordiente o meno, ma per quanto curi questo aspetto con attenzione non puoi mai avere la certezza che il tuo manoscritto verrà pubblicato.
Sono tante infatti le variabili soggettive che entrano in gioco nella valutazione di un testo: i gusti personali dell’editor, le tendenze del mercato nel momento in cui il manoscritto viene valutato, la “vendibilità” del libro, ecc. Accade a volte che il manoscritto approdi sulla scrivania di un editor proprio nel momento in cui la casa editrice sta cercando una storia come quella che hai inviato. Una fortuna che capita non di frequente, ma capita.
Può succedere però al contrario che il mercato non sia pronto per quel tipo di storia e che gli editori non ne apprezzino il valore. A volte, insistendo, un editore sulla stessa lunghezza d’onda si trova. Altre volte no.
Se sei convinto che il tuo lavoro sia valido, non arrenderti al primo rifiuto: sono tante le storie di scrittori celebri – tra cui Stephen King e J. K. Rowling, giusto per citare i primi che mi vengono in mente – che hanno ricevuto numerosi rifiuti prima di trovare la casa editrice che ha intuito il loro potenziale.
Ma non devi nemmeno farne una malattia, affronta tutto con serenità: per fortuna pubblicare o meno un libro non è una questione di vita o di morte, quindi non ha senso farsi prendere dall’ansia o vivere il rifiuto degli editori come una tragedia. Il segreto fondamentale per vivere e sopravvivere nel mondo dell’editoria è non prendersi troppo sul serio.

(Photo by Christa Dodoo on Unsplash)