Come si scrive una sinossi efficace

La sinossi è il biglietto da visita del tuo manoscritto. Di solito è la prima cosa che legge l’editore a cui ti sei proposto o l’agente a cui vorresti affidarti e sulla base della quale decideranno se sfogliare il manoscritto oppure cestinarlo.
Deve incuriosire, interessare, dare un’idea del libro ed essere convincente.
Il tutto in poche righe (una cartella al massimo in cui però devono trovare posto anche le tue sintetiche note biografiche).
Si tratta di una bella sfida, spesso è la sola carta che puoi giocare e devi saperlo fare bene.
Una sinossi non è una quarta di copertina: lascia da parte slogan pubblicitari o allusioni non chiare alla trama.
Racconta la vicenda per sommi capi mettendo in evidenza quelli che secondo te sono i punti di forza del romanzo (o della raccolta di racconti), le tematiche a cui vuoi dare risalto, i personaggi chiave. Indica come finisce la storia, anche se si tratta di un giallo, anche se il finale è la parte più bella del libro e vorresti svelarlo solo al momento giusto. Se ci sono elementi che ne fanno una storia unica (per esempio la prima biografia romanzata dello Yeti o una storia d’amore tra un geko e una farfalla) mettili in evidenza, così pure se usi una scrittura o una forma narrativa atipica (i due protagonisti dialogano esclusivamente tramite i foglietti dei biscottini della fortuna…). Insomma, chi legge la tua sinossi deve sentire un bisogno irrefrenabile di leggere anche il tuo manoscritto.
Cura l’italiano perché se nella sinossi ci sono errori di grammatica e refusi ce ne saranno altrettanti, e probabilmente in numero esponenziale, nel manoscritto.
Evita spiritosaggini o effetti pirotecnici, non sei un comico e neppure un copy.
Al termine della sinossi scrivi qualche riga con le tue informazioni  biografiche più interessanti: se hai scritto un romanzo fantasy non importa a nessuno che tu sia laureato in legge, se proponi un thriller psicologico ed eserciti come psichiatra (o come medico legale) la tua formazione accademica invece potrebbe essere interessante. Se la tua professione è emozionante o singolare, come l’astronauta oppure l’imbalsamatore, potrebbe rivelarsi utile inserirla. Allo stesso modo se hai un fedele e nutrito pubblico che ti segue dal vivo o sui social, tutti potenziali lettori del tuo libro, sottolinealo: l’editore in fin dei conti venderà il tuo libro per avere degli utili e anche se è uno strenuo portabandiera della valorizzazione della letteratura, deve pur sempre fare cassa. Quindi sapere che esistono già numerose persone interessate a comprare il tuo libro potrebbe essere un incentivo a pubblicarlo.
Non elencare tutti i premi letterari che hai vinto dalla prima elementare, ma solo quelli che hanno un certo prestigio. E così via.
E ricordati di inserire sempre i tuoi recapiti.
A questo punto, se hai seguito i miei consigli, la sinossi è pronta e non ti resta che farla viaggiare assieme al manoscritto verso – te lo auguro – la pubblicazione.

(Photo by Da Kraplak on Unsplash)