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Fondamenta degli incurabili di Iosif Brodskij

Iosif Brodskij, premio Nobel per la letteratura nel 1987, scriveva principalmente poesia, ma tra le sue opere c’è anche questo libricino che esprime tutto il suo amore e la sua fascinazione per Venezia.Forse perché era originario di un’altra città d’acqua, San Pietroburgo (ma quando vi nacque nel 1940 era chiamata Leningrado), frequentò spesso Venezia, ci andava almeno una volta all’anno, e non si trattava di un viaggio da nulla visto che negli anni ’70, dopo cinque anni di lavori forzati, era stato espulso dalla Russia e si era stabilito negli USA.In Fondamenta degli incurabili Brodskij offre un ritratto vivido e

Le newsletter che funzionano

I soliti detrattori da qualche tempo stanno prefigurando l’agonia delle newsletter. Ma le loro previsioni sono clamorosamente errate perché le newsletter non hanno mai goduto di così buona salute come oggi. Un certo tipo di newsletter, almeno. Di sicuro non quelle che si limitano a elencare in poche frasi senza carattere qualche nuovo prodotto, uno sconto o altre informazioni che il lettore può trovare identiche sul sito o i social del mittente. Le newsletter che funzionano offrono al lettore esperienze e/o contenuti pensati apposta, una narrazione ad hoc, sono un canale di comunicazione privilegiato che permette di creare un legame

Il suono della solitudine di Michele Marziani

Il suono della solitudine. Piccole storie da raccontare a te stesso di Michele Marziani si legge in meno di due ore ma contiene una vita intera. Questo piccolo libro infatti è una sorta di manifesto del Marziani-pensiero e della filosofia di vita che lo scrittore ha elaborato nel corso degli anni e con le esperienze che inevitabilmente, per il solo fatto di essere al mondo, ci determinano. Ma il libro, che fa parte della collana Piccola filosofia di viaggio di Ediciclo Editore, è anche una specie di memoir in cui Marziani racconta i momenti salienti della sua biografia, quelli che

Claroquesì. Cartoline dalla rivoluzione di Manuela Iannetti

Claroquesì. Cartoline dalla rivoluzione è un diario di viaggio un po’ speciale, un modo di vedere Cuba con occhi diversi da quelli del turismo di massa, una riflessione sul concetto stesso del viaggiare. L’autrice, Manuela Iannetti, assieme alle amiche “pequena” e “morecita” ha esplorato la parte più vera di questo paese, luogo di grandi contraddizioni e struggente bellezza, non quella dei villaggi vacanza fintissimi, ma città, e scorci, e persone e sensibilità che sono entrate nel cuore delle tre ragazze. Hanno scelto di stare alla larga il più possibile dalle strutture turistiche per stranieri, dormendo nelle casas particulares (una sorta

Una farfalla con le stampelle. Correre nel silenzio di Clara Piacentini

Questo è un piccolo grande libro prezioso. Piccolo solo di dimensioni e per numero di pagine, dimostrazione che non è la lunghezza di un testo che ne conferisce valore ma ciò che esso esprime e racchiude.La scrittura si sviluppa su due piani che procedono paralleli e si intersecano a tratti nella stessa riflessione. Il primo percorso analizza con lo stile del saggio come il disabile è stato percepito nella letteratura dall’antichità ad anni più prossimi a noi. Il secondo percorso, invece, è una delicata scrittura biografica in cui l’autrice ripercorre la propria storia confrontandosi con la disabilità: la presa di

Pubblicare un libro: la promozione

Finalmente hai il tuo libro tra le mani, obiettivo raggiunto! E invece no, mi dispiace darti una cattiva notizia, ma il grosso del lavoro inizia ora.Perché un libro ha senso di esistere solo se viene letto e affinché questo avvenga è necessario che le persone sappiano che esiste. Quindi occorre promuoverlo. Se poi il tuo piano prevede anche di fare i soldi con le vendite, la promozione deve essere ancora più capillare. Anche se, per onestà intellettuale, ti devo dire che raramente la vendita di un libro porta a grandi guadagni, al massimo un’entrata decorosa, ma dimentica immagini da film

Farsi pubblicare: scrivere una sinossi efficace

La sinossi è il biglietto da visita del tuo manoscritto. Di solito è la prima cosa che legge l’editore a cui ti sei proposto o l’agente a cui vorresti affidarti e sulla base della quale decideranno se sfogliare il manoscritto oppure cestinarlo.Deve incuriosire, interessare, dare un’idea del libro ed essere convincente.Il tutto in poche righe (una cartella al massimo in cui però devono trovare posto anche le tue sintetiche note biografiche).Si tratta di una bella sfida, spesso è la sola carta che puoi giocare e devi saperlo fare bene.Una sinossi non è una quarta di copertina: lascia da parte slogan

Nunca mas (Mai più) di Nicola Pettorino

Valerio Valeri è un giornalista piemontese impegnato nel sociale, uno che di ingiustizie e soprusi, di fatti loschi e di malagestione della cosa pubblica non solo ne scrive, ma ci si trova spesso invischiato dentro per il forte senso civile e di responsabilità che lo caratterizza. Per mantenere una promessa fatta a un anziano amico defunto si trova invischiato in una vicenda che riporta alla  luce i terribili anni della dittatura militare in Argentina, durante i quali furono imprigionati e uccisi tantissimi giovani e meno giovani, impegnati in politica, oppure semplicemente attivi nell’ambiente culturale o legati da vincoli di amicizia

La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg di Sandra Petrignani

Ho letto Lessico familiare quando avevo 11 o 12 anni e, tra i tanti libri che divoravo già allora nel copioso tempo libero che avevo, fu uno di quelli che amai di più. Perciò mi sono avvicinata a La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg con un sentimento particolare: sono tornata la ragazzina che voleva diventare scrittrice e aveva trovato nella Ginzburg un modello da seguire.Il libro percorre tutta la sua vita e attraverso le sue vicende biografiche, che in parte abbiamo conosciuto – romanzate – leggendo Lessico familiare, offre una precisa panoramica del suo lavoro di scrittrice, traduttrice, articolista, drammaturga

Veduta di pianura con dame di Muriel Pavoni

Muriel Pavoni ha scritto Veduta di pianura con dame traendo spunto e ispirazione dalle vicende di dieci donne romagnole che nell’800 e ‘900 hanno contribuito alla storia del nostro Paese come attiviste (Giuseppina Cattani, Maria Goia, Maria Luisa Minguzzi), staffette partigiane (Ida Camanzi, Maria Margotti, Benilde Verlicchi), artiste “resistenti” (come Cordula Poletti e Sonia Micela) oppure “semplici” maestre (Maria Maltoni, Giovanna Righini Ricci). Sono donne legate dal filo rosso del coraggio, della passione e della tenacia che le hanno portate a perseguire i loro obiettivi in ambiti molto diversi: dalla ricerca medica alla lotta sindacale, dalla pedagogia alla lotta partigiana