Le donne di Moarhof

Ho provato, grazie all’intelligenza artificiale, a dare un volto alle donne della stirpe dei Moar, protagoniste del mio nuovo romanzo “Nella tempesta il bosco canta”.In effetti sono risultate tutte molto belle, ma è difficile ottenere immagini con “difetti” usando l’AI a meno di non essere esperti nella somministrazione delle istruzioni (cosa che io non sono).Comunque il risultato mi sembra soddisfacente e ho già la mia preferita. Indovina chi è? LE DONNE DI MOARHOF Agata Moar, la stregaEmilia Puecher in Oberosler, la capostipiteEmma Moar, la zoppaAnna Moar in Petri, la cantastorie degli antenatiCattarina Petri in Caser, la madre della trisavolaIngrid Caser

Nella tempesta il bosco canta: l’incipit

Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato interesse per il mio nuovo romanzo “Nella tempesta il bosco canta“, chi lo ha acquistato, prenotato con dedica e chi lo ha già letto e commentato. Il libro racconta di Emilia che eredita dalla prozia un maso nella Valle dei Mocheni, in Trentino. L’occasione inaspettata le offre la possibilità di rivoluzionare la propria vita. Mentre ristruttura l’antica abitazione grazie al lavoro di Jacob, strani sogni e il ritrovamento di un album di famiglia la connettono con le donne che prima di lei hanno vissuto nel maso, sempre più indietro nella storia

Nella tempesta il bosco canta, il mio nuovo romanzo

Ho amato questa storia già nel momento in cui il suo embrione ha iniziato a stuzzicarmi l’immaginazione, due anni fa. Mi sono documentata in modo approfondito, ho svolto sopralluoghi, anche i nomi dei personaggi non sono lasciati al caso perchè si rifanno a nomi e cognomi in uso nei luoghi della storia in quegli anni.Nella tempesta il bosco canta dà voce alle mie passioni: la montagna, il bosco, la storia, la magia buona. E finalmente posso parlarne perché da oggi è acquistabile su Amazon in cartaceo ed ebook. Nella tempesta il bosco canta è ambientato in Valle dei Mocheni, in

La Valle dei Mocheni, il mio nuovo romanzo e i casi della vita

A volte giriamo intorno a persone, luoghi, situazioni per mesi, anni, senza comprendere il loro nesso con noi, con la nostra vita.A me è accaduto con la Valle dei Mocheni. La prima volta che ne ho sentito parlare è stato circa 25 anni fa: ero in vacanza in Valsugana e mi sono incuriosita per questo nome insolito. Ho cercato informazioni nelle guide turistiche del territorio (ai tempi Google non era ancora la panacea per tutte le domande), e ho scoperto che si tratta di una valle molto particolare, un’isola culturale che conserva tradizioni e lingua dell’area germanica medioevale.Ero rimasta affascinata

Prima di tutto stiamo calmissimi: come ho reso migliore la mia vita

Si può cambiare vita a cinquant’anni? Certamente. Se ci sono riuscita io con un lavoro precario e poche risorse economiche, ce la può fare chiunque. Basta avere un po’ di coraggio e crederci davvero. Negli ultimi quattro anni ho cambiato città, regione, lavoro e sto realizzando i miei sogni. Quelli che mi porto dentro fin da quando ero bambina. Il cambiamento non è mai facile, ma ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi, di metterti alla prova, di scoprire in te risorse che non pensavi di avere, di ritrovare fiducia e autostima. Ho scritto un piccolo libro, Prima di tutto

Pane, marmellata e tè: un giallo atipico [bonus incipit]

La storia di Pane, marmellata e tè è un po’ particolare: nato inizialmente come racconto lungo – il titolo si è perso nei meandri della mia memoria – era composto solo dalla prima parte parte, Pane e sangue. Poi, su richiesta della direttrice di collana della prima casa editrice con cui venne pubblicato, ci lavorai per rendere il tutto più corposo e con qualche elemento romantico. Così sono nate le altre due parti, Un tè col sultano e Marmellata a colazione, che possono essere lette come parti di uno stesso romanzo o racconti a sé. Infatti, pur avendo gli stessi

Pane, marmellata e tè è tornato!

Sono molto felice di annunciare che Pane, marmellata e tè, il mio giallo “atipico”, è tornato con una nuova frizzante edizione in formato cartaceo ed ebook.Perché atipico? In realtà non è un vero e proprio romanzo, ma è composto da tre racconti, con gli stessi protagonisti, che possono essere letti in successione – come le tre parti di un romanzo – oppure come tre storie distinte. Ma la trama? Beatrice Ardenzi, giornalista precaria nella redazione di un quotidiano di provincia, si è sempre occupata di tematiche sociali, fino a quando il direttore le affida una inchiesta sul “mostro della palude”,

Scritto sull’acqua: nuova edizione con contenuti inediti

Mentre lo studio e la scrittura per il nuovo romanzo procedono, riprende nuova vita un mio piccolo libro uscito qualche anno fa e ora pubblicato in nuova edizione con CaRoL Books.Scritto sull’acqua è una breve antologia che raccoglie alcuni racconti e poesie che ho scritto dal 2000 al 2014.I racconti sono tutti nati per partecipare a concorsi o a raccolte, ne ho aggiunti in questa nuova edizione due, ritrovati nei meandri del mio computer.E ho incluso anche tre poesie inedite, mai pubblicate. Cercando i racconti le ho ritrovate, rileggendole mi hanno risvegliato emozioni che credevo sopite, invece permangono intatte dopo

Cina e Giappone negli anni Trenta con gli occhi di un marinaio italiano imbarcato sul Montecuccoli

Industrializzazione avanzata e tradizioni ataviche, fascino coloniale e nazionalismi: l’Estremo Oriente degli anni Trenta è un coacervo di contraddizioni e mistero, magia e seduzione, soprattutto per un osservatore occidentale. Somma povertà e alcune delle metropoli più moderne dell’epoca, scontro di culture e di ideologie politiche, desiderio di rivalsa sulle nazioni che hanno dominato per secoli ma anche volontà di imitazione dell’Europa.In questo incredibile scenario l’equipaggio dell’Incrociatore della Marina Italiana Raimondo Montecuccoli si trovò a compiere una missione durata 16 mesi, tra il 1937 e il 1938, periodo in cui percorse 50.000 miglia, toccando 31 porti diversi. Ho avuto la fortuna