Evoluzione di Stefano Casazza

Premessa necessaria a scanso di equivoci e per i malpensanti che annusano subito una caso di nepotismo: nonostante il cognome uguale non esiste alcun legame di parentela tra me e Stefano.
E ora occupiamoci di questo romanzo di fantascienza che mi ha catturato fino all’ultima pagina, fatto degno di nota visto che la letteratura fantascientifica non è mai stata tra le mie preferite, a parte qualche raro caso.
Ma Evoluzione, con cui Stefano esordisce come scrittore, è avvincente, ha ritmo, e dipinge uno scenario che, seppure frutto della sua fantasia, è abbastanza plausibile.
Il protagonista è Lucas Giscard, fuorilegge pronto a tutto, al quale viene impiantato un prototipo di cervelletto positronico studiato per creare soldati invincibili. Il dispositivo, chiamato Achille, si ambienta perfettamente nell’organismo di Lucas evolvendosi in un nuovo tipo di intelligenza artificiale cognitiva grazie alla quale il fuorilegge scappa e diviene un superuomo. Giscard ora, con una nuova identità e tre bellissime assistenti (a loro volta corredate di cervelletti positronici) può dedicarsi senza più ostacoli ai suoi crimini, ricercato con scarso successo dalla polizia italiana. Sembra tutto perfetto per Lucas, finché non si rende conto che Achille si sta evolvendo ulteriormente e progetta di creare esseri umani con cervelletto positronico comandati dalla macchina. Potrebbe essere la fine per l’umanità.
Quello che accade dopo non ve lo racconto perché vi rovinerei il gusto di leggere. Ma ve lo consiglio vivamente perché è un libro coinvolgente, ben costruito, con un buon ritmo narrativo. E il finale aperto ci fa supporre, e sperare, che Stefano stia già lavorando a un sequel.